Madonna a forma di vagina: blasfemia e degradazione al corteo “transfemminista”. Ira di FdI

9 Mar 2023 15:11 - di Gabriele Alberti

Come degradare la festa della donna. Che c’entra con l’8 marzo con una caricatura della Madonna, rappresentata con la forma di vagina? Blasfemia, offese alla sensibilità religiosa, volgarità, cosa c’entrano con i diritti, con il lavoro, con la parità salariale e le pari opportunità? Niente. A Milano hanno sfilato un gruppo di femministe, roba che quelle “vere”, si rivolterebbero nella tomba. mercoledì 8 marzo, pertanto hanno fatto indignare  i cortei “transfemministi” in cui sono  comparse immagini offensive del comune sentire religioso  e cartelloni provocatori. E’ stata la caricatura di una festa che intende legittimare il ruolo e il valore delle deone nella società. A un tratto, davanti alla stazione centrale, alcune attiviste hanno pure inscenato la crocifissione dal patriarcato. Sotto l’insegna “Dio, patria e famiglia“. Naturalmente, il condimento di questi cortei è stato rappresentato dagli slogan contro il governo Meloni.

Madonna disegnata come una vagina

Ma sarebbe inutile entrare nel merito di una carnevalata intinta in vecchi slogan e anacronistiche nostalgie sessantottine. La sola cosa visibile è stata la volgarità. Slogan come  “fuori i preti dalle nostre scuole e dalle nostre mutande” hanno fatto da corollario al vero scempio: lo striscione che raffigurava l’organo genitale femminile coperto da un velo azzurro, con le sembianze di una Madonna. A dir poco allusiva la scritta che lo completava: “Invoco dio solo quando vengo”. Chi si sente rapprentata da una manifestazione così? Poche, per fortuna. “La festa della donna non è blasfemia, volgarità e attacco allo Stato”, si legge sui social di Fratelli d’Italia. E ancora: “A Milano, le femministe hanno sfilato in corteo con striscioni, cartelli e immagini offensive e di cattivo gusto. Qualcuno si sente rappresentato da chi riduce la festa della donna ad una kermesse di blasfemia. Vergognoso“. Purtroppo non è la prima volta che accade.

Parodia della Crocefissione

Che pena. Successivamente, la giornata milanese ha offerto anche di peggio, la parodia della Crocefissione. Le attiviste dei movimenti transfemministi si sono esibite nella inaccettabile rappresentazione. Alcune performer si erano esibite in una sorta di “danza contro i valori del patriarcato”, cominciata con un donna legata mani e piedi a una croce sovrastata dalla scritta “Dio patria famiglia”. Povero femminismo: a cosa si è ridotto. “Ecco come stanno celebrando l’8 Marzo le femministe a #Milano. La Madonna a forma di vagina al grido “ Giorgia Meloni non supporta le lotte femministe”. E menomale! Siete un condensato di blasfemia e volgarità. Le vere femministe si ribaltano dalla tomba!”, tuona Hoara Borsellia dai social. Un’altra utente twitter è sconsolata: “mai contro la religione che invece alle donne impone di coprire il viso: avrebbero fatto meglio portare all’attenzione cioò che accade alle donne in iran e afganistan, sottomesse alla religione di pace, invece se la prendono con l’unica che perdona anche questa indecenza”.

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